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Alghero, crocevia di culture: la riapertura della Porta a Mare e la riscoperta della comunità ebraica.

Riapertura della Porta a Mare ad Alghero, un varco murato da quasi tre secoli.

Nel pomeriggio del 22 settembre 2013, mentre l’isola era in fermento per la visita di Papa Francesco a Cagliari, ad Alghero si svolse un evento di portata storica: la riapertura della Porta a Mare, un varco murato da quasi tre secoli. Questo evento segnò un momento di riconciliazione con il passato ebraico della città, riportando alla luce un pezzo di storia dimenticata.

La cerimonia, che vide la partecipazione dell’allora ambasciatore d’Israele in Italia, Naor Gilon, e del suo predecessore Gideon Meir, rappresentò il culmine della “Settimana della Juharia”, una serie di eventi dedicati alla riscoperta del quartiere ebraico di Alghero.

La Porta a Mare, un tunnel che collega il porto con la piazza della Juharia, era stata chiusa nel 1728 per motivi di difesa. La sua riapertura non solo restituì alla città un antico passaggio, ma riaprì anche un dialogo con la storia ebraica di Alghero, una delle comunità più importanti della Sardegna nel XIV secolo.

L’evento fu anche l’occasione per un convegno di studi sulla presenza ebraica ad Alghero, che approfondì la storia di questa comunità e il suo impatto sulla città. Alghero, infatti, fu un importante centro ebraico, con una comunità economicamente potente che lasciò un segno indelebile nella storia locale.

La riapertura della Porta a Mare rappresentò un momento di grande significato simbolico, un ponte tra passato e presente, un modo per onorare la memoria di una comunità che ha contribuito a plasmare la storia di Alghero.

Leggi l’articolo completo su La Nuova Sardegna

cagliariebraica@gmail.com

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