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Cyber Security Ready – Un’isola da proteggere

L’Italia sotto attacco degli haker. La questione cybersicurezza ritorna d’attualità. A Cagliari un convegno organizzato con esperti di Israele ha anticipato i pericoli di sistemi informatici fragili.

Il 5 febbraio scorso i server di tutto il mondo hanno subito un massiccio  attacco tramite ransomware, colpita pesantemente anche l’Italia insieme ad altri Paesi europei come la Francia, il Paese più danneggiato e la Finlandia, ma anche il Nord America, con Canada e Stati Uniti.

Secondo l’Agenzia Nazione per la Sicurezza Informatica si tratterebbe di cyber-criminali comuni, interessati a estorcere denaro alle aziende e istituzioni colpite.

Soltanto due mesi prima durante un convegno dal titolo “Ready, Cyber Security  Ready, un’isola da proteggere” che si è tenuto a Cagliari il 15 dicembre 2022, alcuni esperti sardi e israeliani avevano messo in guardia contro i pericoli di questa nuova criminalità che si insinua in sistemi protetti male, la maggior parte delle volte per estorcere denaro in cambio della restituzione di preziosi dati.

Il convegno sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna ha posto le basi per creare anche nell’isola un team di esperti capace di mettere in sicurezza soprattutto i sistemi informatici pubblici, paradossalemente i più fragili, per la mancanza di adeguate procedure di sicurezza.

Tra i relatori anche Riccardo Porcu, direttore generale della direzione generale dell’innovazione e sicurezza IT presso l’assessorato agli affari generali e riforma della Regione Sardegna, Mauro Addari esperto sardo canadese, responsabile dei sistemi di sicurezza Nord americani, Eylam Tamary esperto di cyber intelligence, Giorgio Giacinto, professore ordinario degli Studi di Cagliari, dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica, coordinatore del Computer Engineering Cybersecurity and Artificial Intelligence. Bruno Spinazzola della Momentum S.r.l. società di sviluppo impresa che ha ideato il convegno Mario Carboni Presidente dell’associazione Chenàbura, promotrice dell’incontro.

Un dibattito franco nel quale è emerso quanto  la cybersicurezza non sia sentita ancora  come una necessità impellente, ma al contrario vengano sottovalutati i pericoli di una  nuova criminalità capace di azzerare sofisticati sistemi informatici che sovraintendono l’organizzazione di strutture strategiche per i cittadini, come uffici pubblici, ospedali, cabine di controllo di mezzi di trasporto. E’ emersa l’esigenza di una nuova consapevolezza che deve essere partecipata tra tutti gli attori del sistema, principalemente i dipendenti di organizzazioni pubbliche ai quali deve essere chiesto di non mettere in pericolo le reti informatiche  con comportamenti superficiali e disattenti.

Per una sintesi del convegno:

aureliano@man-super.com

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