Sardegna: lotta alle cavallette
In Sardegna scatta nuovamente l'allarme cavallette. Gli esperti israeliani sono pronti a venire in aiuto della Regione Sarda.
Lo spettro delle cavallette è tornato a ripresentarsi nelle campagne isolane, soprattutto in quelle più interne e delle piane siccitose. Tremano a Ottana, a Noragugume a Bitti dove lo scorso anno l’invasione delle locuste aveva devastato campi e raccolti. Erano così tante che persino gli automobilisti di passaggio per le strade di collegamento dovevano tenere i finestrini chiusi per non rischiare di trovarsi l’abitacolo invaso.
La scorsa estate quando ormai le cavallette si erano moltiplicate ed era difficile trovare una soluzione immediata, gli esperti israeliani che accompagnavano la delegazione dell’ambasciatore Dror Eydar in visita nell’isola, si erano recati a Ottana per un sopralluogo e avevano dato consigli utili ai responsabili del settore agricoltura della Regione.
La delegazione era guidata da Yoav Motro, considerato in Israele, la massima autorità nella lotta alle locuste che già allora aveva proposto una campagna di monitoraggio, controllo e disinfestazione con l’aiuto dei droni.
Un metodo che aveva anche riproposto ai sardi partecipando al convegno tenutosi a Cagliari il primo dicembre dello scorso anno: “agriVerso Agricoltura 5.0, Israele incontra la Sardegna” organizzato dall’associazione Chenàbura in collaborazione con la Confagricoltura Sardegna.
in quell’occasione Motro aveva spiegato una semplice formula per vincere la battaglia contro questi insetti divoratori: “Tecnologia, con l’utilizzo dei droni, scienza, con l’aiuto di esperti, ma soprattutto un ‘comandante’ che opera e prende le decisioni sul campo”.
In una intervista rilasciata al nostro giornale Yoav Motro si era espresso in questo modo: “gli Israeliani non si possono permettere il lusso dell’inefficienza, abbiamo combattuto le invasione di cavallette con successo in Giordania, In Israele, In Etiopia in luoghi dove le cavallette potevano affamare milioni di persone. La nostra esperienza sul campo durante queste diverse campagne, ha creato un metodo abbinato ad una tecnologia molto efficace, che dobbiamo ancora continuare a sviluppare per il bene di tutti. In un mondo in crisi come il nostro, la produzione alimentare va salvaguardata e diventiamo molto più attenti a non perderla. Quando prima si poteva pensare di semplicemente compensare l’agricoltore adesso bisogna proprio proteggere la produzione e I droni sono uno strumento che permette di fare questo”.
I tempi della burocrazia però non sembrano eguire quelli della natura e tantomeno quelli della riproduzione delle cavallette. Oggi la Sardegna è spaventata, i sindaci hanno chiesto interventi immediati alla Regione Sardegna e la resposnabilità di coordinare la campagna contro le cavallette è stata affidata ad un ente pubblico, Laore che sta cercando di accelerare i tempi per chiedere le autorizzazioni necessarie all’utilizzo dei droni almeno per il monitoraggio.
Gli esperti israeliani con la società Alta sono pronti a fare la loro parte.
Di seguito un video in cui i droni di Alta lottano contro le cavallette