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Chenàbura Sardos Pro Israele propone un evento unico nel suo genere: Stardegna,  una conferenza di Business innovation tenuta da Ilan Dray, uno dei più talentuosi brander del memento che si terrà il giorno 28 dicembre 2023 alla Manifattura Tabacchi, salone 201 “Il Teatrino” a partire dalle ore 18:00.

Ilan Dray è  partner e consulente di “ToDay Ventures”, un acceleratore di Startup con sede a Tel Aviv e mental coach.

Durante la conferenza Ilan Dray  illustrerà la  metodologia da lui creata,  frutto di una equilibrata fusione tra competenze tecniche, creatività, visione olistica della vita per sviluppare e potenziare un prodotto o sviluppare la propria organizzazione a livello globale.

Una conferenza diretta non solo a designer, imprenditori o creativi, ma utile per chiunque abbia un ruolo nella vita di un  prodotto, in un team organizzativo o debba relazionarsi con clienti.

La conferenza Stardegna si terrà in lingua inglese e per un numero ristretto di iscritti su prenotazione, vi chiediamo quindi avendo precedenza sulle altre prenotazioni di darci tempestiva comunicazione della vostra adesione inviando un messaggio whatsapp al numero di cell. 351.3996640

Nella locandina allegata troverete ulteriori dettagli.

Cogliamo l’occasione per augurarvi buone feste, di seguito uno sconto che speriamo gradito!

Il mondo dopo il 7 Ottobre 2023 è cambiato, ma c’è una cosa che non è mutata é l’antisemitismo nel mondo.

Ogni episodio che mette in luce l’esistenza degli ebrei nel mondo o che coinvolge lo Stato di Israele suscita paradossalmente un incremento di espressioni, di insulti e di atti antisemiti.

Già il termine “antisemitismo” é tributario di una visione razziale che crea confusione e non rende conto di tutti gli odii anti-ebraici di oggi: l’antigiudaismo che è di matrice religiosa (concilio di Nicea, 325 e.v,) l’antisemitismo che ne é derivato di stampo politico-culturale e l’antisionismo nato dalla creazione dello Stato di Israele si accumulano, si intrecciano e si espandono nella nostra società e nei social media.

Per contrastare la “tentazione” antisemita, l’Associazione Chenàbura organizza un Convegno mirato a fare il punto sulle nuove forme di antisemitismo emerse a seguito del conflitto tra Israele e Hamas.

Nel corso del convegno “L’antisemitismo oggi” specialisti e studiosi cercheranno di rispondere alle domande più difficili : come si evolve e come si contrasta l’antisemitismo su internet e nei social media?. Quale relazione c’è tra antisemitismo e antisionismo?

E, ancora, l’antisemitismo é un razzismo come un altro? Quali sono le sue caratteristiche e particolarità?

Ai suddetti quesiti e a molti altri risponderanno i nostri relatori  partendo dalla metafora del canarino:

“L’antisemitismo è il canarino nella miniera, il barometro della salute della nostra repubblica” 

Nelle miniere, si portavano dei Canarini che avvertivano la presenza del gas esplosivo (grisù) prima dei minatori, segnalando loro il pericolo.

La nostra Repubblica deve ri-affermare l’essenziale : i valori sui quali è fondata, i principi di tolleranza e libertà, grazie ai quali tutti in Italia possono vivere in Pace, qualunque sia la loro origine e il loro credo.

L’antisemitismo Oggi”
Conoscere l’antisemitismo per contrastare la “tentazione” antisemita

 

Data e ora dell’evento: 13 Dicembre – ore 15:00
Luogo dell’evento: T.Hotel – Cagliari

Organizzatore: Associazione Chenàbura Sardos Pro-Israele

Presidente: Mario Carboni

Direttore dell’evento:  Bruno Spinazzola (cell. 335 6806182)

Patrocinio:

  • UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
  • Comunità Ebraica di Roma
  • MUCE – Il piccolo museo di cultura Ebraica – Cagliari
  • Federazione Italia-Israele
  • Ambasciata di Israele
  • Istituto Cattaneo
  • Associazione memorial Sardo della Shoa
  • Giuntina editore
  • Momentum.srl
  • Comune di Quartu Sant’Elena
  • Regione Auronoma della Sardegna
  • Comune di Cagliari

Streaming:

  • Youtube
  • Facebook

Programma

Ore 15.00  – Accettazione e inizio streaming

 

Ore 15.15 – Interventi

Mario Carboni – Presidente dell’associazione Chenàbura Sardos Pro-Israele

Giorgio Angius – Vice Sindaco di Cagliari

Christian Solinas – Presidente della Regione Autonoma della Sardegna

Giulio Disegni – Presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane – UCEI

Alon Bar – Ambasciatore d’Israele in Italia (online)

 

Introduzione

Dialogo tra Bruno Spinazzola Direttore scientifico del convegno “L’Antisemitismo Oggi” e Fiamma Nirenstein  Giornalista de il Giornale e Senior Fellow – Jerusalem Center for Public Affairs

 

Ore 16:00 – Panel – L’antisemitismo in Italia

Coordina Bruno Spinazzola Chenàbura

Ruth Dureghello  – Attualità dell’antisemitismo
già presidente della Comunità Ebraica di Roma

Carlo Santoro – Segretario del Prefetto per la lotta contro l’antisemitismo

Milena Santerini – L’antisemitismo e le sue metaformosi  (online)
Vicepresidente Memoriale della Shoa – Milano
Ordinaria di pedagogia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Già coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
Autore del libro “L’antisemitismo e le sue metaformosi” 2023 Giuntina

 

Ore 16:40  – Panel –  Sviluppo dell’antisemitismo

Coordina Ignazio Artizzu  Capo redattore RAI Sardegna

Prof. Asher D. Colombo – Presentazione della ricerca “Studenti universitari, ebrei e Israele prima e dopo il 7/10/2023  (Pubblicata il 20 Novembre 2023)
Presidente dell’Istituto Cattaneo,  Professore Università di Bologna

Prof. Ugo Volli – L’antisemitismo particolarità e differenze
Storico e editorialista, Università di Torino
Direttore del CIRCE dell’Università di Torino (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione)
Autore del libro “La Shoà e le sue radici, un percorso didattico” 2023 Marcianum

 Alex Zarfati – L’antisemitismo nei social media e negli algoritmi
Presidente di “Progetto Dreyfus” www.progettodreyfus.com
Consegilere UCEI

 

Ore 17:00 –  Coffee BREAK

Ore 18:00 – Panel – L’antisemitismo, espressione e vissuto nel medio oriente

Coordina Alessandra Addari Giornalista

Alessandro Matta – L’antisemitismo nei media mediorientali
Presidente dell’associazione Memoriale Sardo della Shoa
Autore del libro “”Gli Ebrei della Sardegna durante le leggi antiebraiche e la Shoa” 2023 Giuntina

Marta Proietti Orzella – Attrice

Prof.essa Sarah Kaminski –  L’antisemitismo visto da Israele
Docente di lingua e di cultura israeliana, Università di Torino
Traduttrice di David Grossman, Amos Oz, Aharon Appelfeld, Shifra Horn

 

Ore 18:30 – Dibattito

 

Ore 19:00 – Cerimonia dell’accensione delle candele di Hanouckah

L’autunno dell’archeologia sarda, già denso di appuntamenti,  inizia con un evento inedito nel suo genere ad opera dell’associazione Chenàbura: l’incontro tra una delegazione di archeologi israeliani e  i professori Giovanni Ugas e Raimondo Zucca per un tour in alcuni dei più importanti siti di età nuragica della Sardegna a cui seguirà  un convegno che per la prima volta esplorerà in maniera scientifica i dati storici sull’esistenza e i rapporti tra gli Shardana e gli altri popoli del Mediterraneo.

Si tratta di un’occasione unica di confronto, la prima nel suo genere promossa dall’associazione Chenàbura che ha come obiettivo lo studio delle similitudini tra le costruzioni sarde e il sito di el-Ahwat, scoperto nel 1992 nella regione di Haifa e ai cui scavi  hanno partecipato due missioni dell’Università degli Studi di Cagliari, nel 1997 e nel 2000 guidate dall’archeologo sardo Giovanni Ugas.

Secondo le ricerche la costruzione risalirebbe ad un periodo compreso fra l’età del bronzo e l’età del ferro e  la sua scoperta, ad opera dell’archeologo Adam Zertal, getta una nuova luce sui rapporti tra i popoli del Mediterraneo e in particolare sugli spostamenti e i radicamenti degli Shardana in altri territori come quello dell’attuale Israele.

A seguito del tour si terrà il convegno che avrà come base di partenza gli scritti del grande archeologo israeliano  scomparso nel 2015, per poi addentrarsi sui dati e le risultanze oggettive fino ad oggi merse sul popolo degli Shardana.

La visita – studio

11 ottobre 2023

La  delegazione israeliana composta dell’archeologo Shay Bar, dell’archeologa Tzilla Eshell,  docenti dell’Università di Haifa e dell’ex ambasciatore in Italia Dror Eydar, storico e scrittore,  tutti provenienti da Israele,  sarà accompagnata dagli studiosi Giovanni Ugas e Raimondo Zucca, due dei massimi esperti di archeologia sarda, in una visita- studio tra i più importanti siti nuragici del Centro – Sud Sardegna:  il nuraghe Santu Antine di Torralba, il tempio di Santa Cristina a Paulilatino, il  nuraghe di Barumini e il Protonuraghe Su Mulino Villanovafranca.

Sullo sfondo gli studi sul sito di el-Ahwat, scoperto nel 1992 nella regione di Haifa dal grande archeologo israeliano Adam Zertal e l’esigenza di validare scientificamente alcune supposizioni sugli spostamenti di alcuni soldati, probabilmente marinai nei territori dell’attuale Israele.

La delegazione partirà la mattina dell’11 ottobre 2023 a bordo di un bus, presenti anche due filmaker che realizzeranno un documento  filmato.

Il giorno prima,  il 10 ottobre 2023, gli studiosi israeliani incontreranno le autorità cittadine a cui seguirà una visita al Museo Archeologico di Cagliari.

Il viaggio studio della delegazione israeliana  si chiuderà con un importante convegno che si terrà il 12 ottobre 2023 alla Manifattura Tabacchi di Cagliari dal titolo:  ” Sardi e Shardana nell’Est del Mediterraneo e gli Scavi di el-Ahwat. Convegno in ricordo di Adam Zertal”.

Il convegno internazionale

12 Ottobre 2023 h. 10:00 – Sa Manifattura

Il convegno di studi internazionale avrà come base di partenza gli scritti dell’archeologo Adam Zertal sulla scoperta del sito di el-Ahwat.

Sarà lo studioso Shay Bar, docente dell’Università di Haifa, ad affrontare, dopo i saluti istituzionali l’argomento con una relazione dal titolo “Adam Zertal l’uomo e lo studioso. The Sisera’s Secret”.

La sua relazione è prevista per le 11:15 del 12 ottobre 2023, seguirà poi l’intervento dell’ex Ambasciatore Dror Eydar e la relazione degli archeologi Nicola Sanna e Alassenda Placido sulle Attività e le visite guidate didattiche in Israele degli allievi dell’università di Cagliari durante le campagne di scavi del 1997 e del 2000.

Nell’arco della giornata saranno presenti:

Dror Eydar Ex Ambasciatore d’Israele in Italia, storico e giornalista che terrà una relazione dal titolo “Sisera nel contesto biblico di el-Ahwat”;

Nicola Sanna  illustrerà le “Attività e le visite guidate didattiche in Israele degli allievi dell’università di Cagliari durante le campagne di scavi del 1997 e del 2000”;

Raimondo Zucca dell’ Università di Sassari, interverrà con una relazione su “I Sardi nel Mediterraneo Orientale tra Creta, Cipro, Egitto e Levante nei secoli XIII-XI a,C”.

Giovanni Ugas già docente dell’Università degli Studi di Cagliari e ricercatore interverrà su “L’apporto dell’Università di Cagliari agli scavi in el-Ahwat e la problematicità degli stanziamenti dei Popoli del Mare nell’Est del Mediterraneo”.

Il convegno si chiuderà nel tardo pomeriggio con un confronto sulla visita studio nei siti del Centro – Sud Sardegna.

Per chi non potesse essere presente, il convegno si potra seguire in streming su Youtube cliccando qui.

Il Programma

PRESIDENZA A TURNO DEI RELATORI

con Bruno Spinazzola e Alessandra Addari dell’Associazione Chenàbura

Ore 10.00 – 10:30 Accettazione e Saluti istituzionali

  • Apertura dei lavori con Mario Carboni Presidente di Chenàbura

Ore 11.20 Shay Bar – University of Haifa e Giovanni Ugas – Già Docente dell’Università di Cagliari

  • Adam Zertal l’uomo e lo studioso

Ore 12.00 Dror Eydar Storico, editorialista, ex-Ambasciatore di Israele in Italia

  • Sisera nel contesto biblico di el-Ahwat

Ore 12:45 Discussione

Ore 13:30 Food break

Ore 15.00 Alessandra Placido e Nicola Sanna – Archeologi

  • Attività e visite didattiche in Israele dell’Università di Cagliari nelle campagne di scavi del 1997 e 2000 a el-Ahwat

Ore 15.45 Shay Bar – University of Haifa

  • El-Ahwat, a forgotten early iron age fortified city

Ore 16.30 Raimondo Zucca e Anna Paola Delogu – Università di Sassari

  • I Sardi nel Mediterraneo Orientale tra Creta, Cipro, Egitto e Levante nei secoli XIII-XI a,C.

Ore 17:15 Coffee break

Ore 17:35 Tzilla Eshel – University of Haifa

  • The metal assemblage from el-Ahwat

Ore 18.15 Giovanni Ugas – Già Docente dell’Università di Cagliari

  • L’apporto dell’Università di Cagliari agli scavi in el-Ahwat e la problematicità degli stanziamenti dei Popoli del Mare nell’Est del Mediterraneo

Ore 19:05 Dibattito condotto da Alessandra Addari

Ore 19:30 Conclusioni

Chenabura

Le tre giornate sono organizzate dall’associazione Chenàbura che da più di dieci anni opera nel territorio per valorizzare e riscoprire le radici ebraiche del popolo sardo e per rinsaldare i rapporti tra la Sardegna e Israele.

La sua attività si svolge attraverso iniziative  di tipo culturale con convegni di studi, lezioni sull’ebraismo, raccolta di scritti e di oggetti che riguardano la vita degli ebrei in Sardegna; di tipo sociale, con la celebrazione delle principali festività ebraiche aperte al pubblico  e di tipo scientifico, favorendo gli incontri tra esperti e professionisti sardi di ogni settore e gli omologhi israeliani.

Lo scorso anno Chenàbura ha inaugurato il MUCE, il Piccolo Museo di Cultura Ebraica, ha dato modo a un centinaio dipersone di partecipare gratuitamente alle visite guidate nella Giuderia di Castello, ha condotto studi sulle origini ebraiche della cucina sarda, ha promosso un convegno sull’Agricoltura 5.0 e uno sulla Cybersecurity. Ha inaugurato il Giardino dei Gisuti a Cagliari.

Nel ricco programma 2023 anche il recente evento dedicato alla “settimana europea della cultura ebraica” che ha avuto luogo tra il 10 e il 17 settembre e al cui interno era inserita una rassegna di film sulla realtà israeliana attuale e sul ruolo della donna in una società multietnica, evento che si è chiuso con una lezione sulla “bella rinascita della lingua ebraica” tenuta dallo studioso Diego Corraine.

Il presidente dell’Associazione Chenàbura è Mario Carboni, direttore artistico Bruno Spinazzola.

La sede dell’Associazione si trova in via Lamarmora, 88 dove ha sede anche il MUCE.

I progetti sono finanziati dalla Regione Sardegna –  LR 17/21 tab. A Annualità 2023”.

Per informazioni e prenotazioni 339 6928227 o via mail all’indirizo chenabura@gmail.com

L’associazione Chenàbura in collaborazione con l’UCEI col patrocinio dell’AEPJ e della Regione Sardegna

Presenta

“La bellezza”
Settimana della Cultura Ebraica 2023
10 – 17 Settembre – Cagliari

Relazioni, letture, cinema, lingua di un popolo che ancora così poco conosciamo.

Le giornate si svolgeranno a Cagliari nella Sede dell’Associazione Chenàbura in via Alberto Lamarmora, 88.

Gli appuntamenti si svilupperanno nell’arco della settimana dal 10 al 17 Settembre con ospiti, proiezioni di film, presentazioni di relazioni, discussioni, tour guidati all’interno dell’antica Giuderia cagliaritana per permettere ad un pubblico sempre più vasto di conoscere la cultura e le vicende del popolo ebraico di oggi e di ieri.

Il tema dominante dell’anno 2023 è La bellezza declinata ebraicamente e le donne in Israele protagoniste del nuovo millennio.

La rassegna dei film israeliani è a cura di Alessandro Matta, coordinamento Bruno Spinazzola.

Alle attività collaboreranno i soci dell’Associazione Chenàbura.
Tutte le partecipazioni sono gratuite.

 

Sono gradite le prenotazioni non vocali via WhatsApp con nome e cognome e numero di richieste di partecipazione ad una o più giornate al numero 339 6928227 e via chenabura@gmail.com

Per i tour prenotare tramite telefono/sms/whatsapp al numero 348 5223897 o compilando il form PRENOTA IL TUO TOUR nel sito www.meandsardinia.it

PROGRAMMA

Tutti gli eventi si svolgeranno in presenza nella sede dell’Associazione Chenàbura: Via Alberto Lamarmora, 88 Cagliari, tranne il Venerdì 15 settembre nel Giardino dei giusti – Via dei Genovesi, 118

 

Domenica 10 settembre  

Giornata europea della cultura ebraica

19:00 – Conferenza D.ssa Gigliola Sacerdoti-Mariani

LA “BELLEZZA” DI UN LIBRO DI PREGHIERE – FORLI’, 1383

Conferenza di Gigliola Sacerdoti-Mariani Università di Firenze, sul tema della Bellezza nel messaggio ebraico, attraverso l’analisi di un libro di preghiere scritto in ebraico a Forli nel 1383 e decorati da straordinarie miniature

Discussione


Lunedì 11 settembre  

19:00 – Proiezione del film MEDUSE
Regia di Shira Geffen e Etgar Keret.

Batya una cameriera a Tel Aviv si prende cura di un bambino dal passato oscuro; Keren una novella sposa scappa dai festeggiamenti rompendosi una gamba; Joy una donna filippina ha lasciato il figlio al paese d’origine.

Dibattito

 

Martedì 12 settembre  

h 19:00 – Proiezione del film VIVIANE
Regia di Shlomi e Ronit Elkabet.

Da cinque anni Viviane Amsalem cerca invano di ottenere il divorzio dal marito Elisha davanti all’unica autorità che in Israele possa concederlo: il tribunale rabbinico.

Dibattito

 

Mercoledì 13 settembre  

h 19:00 – Conversazione con Sergio Caschili

Conversazione sul tema “ LA VIA EBRAICA ALLA FELICITA’ : Intendiamoci sulle parole”. A cura di Sergio Caschili esperto di cultura e tradizioni ebraiche

h 20:00 – Proiezione del film LIBERE DISSOBBEDIENTI INNAMORATE
Regia di Maysaloun Hamoud.

Ambientato in una Tel Aviv liberale ma anche patrialcale racconta la storia di tre arabe israeliane che diverse fra di loro condividono un appartamento, con una riflessione a cuore aperto sull’indipendenza femminile dovendo fare fronte comune contro le discriminazioni.

Dibattito

 

Giovedì 14 settembre  

h 17:30 – Tour guidato della Giuderia con inizio in Piazza Aquilino Cannas (Porta Cristina ).
Tour guidato della Giuderia a cura di Roberta Carboni con visita finale al MUCE – Piccolo Museo di Cultura Ebraica

h 19:00 – Conferenza di Edoardo Tabasso

Relazione: L’IRRESISTIBILE BELLEZZA DELLE SERIE ISRAELIANE a cura di Edoardo Tabasso sociologo e scrittore

Discussione

 

Venerdì 15 settembre

h 17:30 – Tour guidato della Giuderia con inizio in Piazza Aquilino Cannas (Porta Cristina)

Tour guidato della Giuderia a cura di Roberta Carboni con visita finale al Giardino dei Giusti di Sardegna nella Shoah.

h 18:30 – Giardino dei giusti – Via dei Genovesi, 118
Incontro “PERCHE’ IL GIARDINO DEI GIUSTI” e brevi biografie dei Giusti sardi a cura di Mario Carboni

h 19:00 – Conferenza “LA BELLEZZA DELL’ALTRUISMO A RISCHIO DELLA VITA” a cura di Alessandro Matta.

 

Domenica 17 settembre  

h 17:30 – Tour guidato della Giuderia con inizio in Piazza Aquilino Cannas (Porta Cristina).
Tour guidato della Giuderia a cura di Roberta Carboni con visita finale al MUCE – Piccolo Museo di Cultura Ebraica

h 19.00 – Conferenza Audiovisivo e relazione su “LA BELLA RINASCITA DELLA LINGUA EBRAICA” esempio per le lingue minoritarie e meno diffuse.
A cura di Diego Corràine studioso di politica linguistica ed editore

Discussione

 

 

 

L’autore pur non essendo ebreo di origine si è interessato di una comunità che in Sardegna si è integrata senza alcuna difficoltà, forse unico caso nella storia delle diaspore europee. Per questo motivo l’autore ha affermato anche pubblicamente che “Noi sardi abbiamo tutti una goccia di sangue ebreo”.

Nell’interessante libro di Moncelsi si ripercorre la storia degli ebrei nell’isola,  giunti per la prima volta a seguito delle migrazioni dei popoli del Mediterraneo in epoca pre romana, ma  fu al tempo dell’imperatore Tiberio, nel 19 dell’Era Volgare che venne inviato nell’isola un consistente contingente di 4000 soldati. I soldati ebrei vennero arruolati a forza perchè la comunità israelita di Roma stava diventando sempre più numerosa ed era dunque considerata un pericolo. In questo modo l’imperatore sperava di eliminare il problema ebraico nella capitale e allo stesso tempo fare in modo che ebrei e sardi si massacrassero a vicenda. Non fu così perchè i  soldati nel tempo si integrarono con la popolazione locale come testimoniano i numerosi reperti archeologici ritrovati a dimostrazione del radicamento della comunità nell’isola.

Dopo la dissoluzione dell’Impero romano gli ebrei sardi continuarono ad espandersi e ad avere le loro comunità e le loro sinagoghe, come confermano anche le lettere di papa Gregorio Magno il quale al clero locale dava disposizioni intorno all’atteggiamento da assumere in relazione agli ebrei di Cagliari, esortandolo a rispettare il culto praticato nella loro sinagoga.

Il saggio ripercorre le vicende della comunità sarda fino all’editto di Granada che ebbe come risultato la cacciata anche dall’isola degli ebrei nel 1492. Molti decisero di restare,  ma furono costretti alla conversione e a nascondere ogni segno di appartenenza alla cultura ebraica per non destare I sospetti dell’Inquisizione. Le tracce allora della comunità si persero nel tempo, tanto che alla  vigilia del secondo conflitto mondiale, il censimento del 1938 quantificò in 67 il numero degli ebrei nelle tre province sarde e su di loro si applicarono le restrizioni previste dalle “leggi razziali”, ma non vi furono deportazioni.

Nonostante questa difficile storia ancora oggi secondo Elio Moncelsi è possibile riconoscere moltissimi cognomi ebraici di origine sefardita e usanze e riti che riportano alla cultura ebraica diffusa capillarmente nell’isola.

Di seguito il link alla registrazione della conferenza:

Title

Lo spettro delle cavallette è tornato a ripresentarsi nelle campagne isolane, soprattutto in quelle più interne e delle piane siccitose. Tremano a Ottana, a Noragugume a Bitti dove lo scorso anno l’invasione delle locuste aveva devastato campi e raccolti. Erano così tante che persino gli automobilisti di passaggio per le strade di collegamento dovevano tenere i finestrini chiusi per non rischiare di trovarsi l’abitacolo invaso.

Yoav Motro Ottana
Yoav Motro Ottana

La scorsa estate quando ormai le cavallette si erano moltiplicate ed era difficile trovare una soluzione immediata, gli esperti israeliani che accompagnavano la delegazione dell’ambasciatore Dror Eydar in visita nell’isola, si erano recati a Ottana per un sopralluogo e avevano dato consigli utili ai responsabili del settore agricoltura della Regione.

La delegazione era guidata da Yoav Motro, considerato in Israele, la massima autorità nella lotta alle locuste che già allora aveva proposto una campagna di monitoraggio, controllo e disinfestazione con l’aiuto dei droni.

Un metodo che aveva anche riproposto ai sardi partecipando al convegno tenutosi a Cagliari il primo dicembre dello scorso anno:  “agriVerso Agricoltura 5.0, Israele incontra la Sardegna” organizzato dall’associazione Chenàbura in collaborazione con la Confagricoltura Sardegna.

in quell’occasione  Motro aveva spiegato una semplice formula per vincere la battaglia contro questi insetti divoratori: “Tecnologia, con l’utilizzo dei droni, scienza, con l’aiuto di esperti, ma soprattutto un ‘comandante’ che opera e prende le decisioni sul campo”.

In una intervista rilasciata al nostro giornale Yoav Motro si era espresso in questo modo: “gli Israeliani non si possono permettere il lusso dell’inefficienza, abbiamo combattuto le invasione di cavallette con successo in Giordania, In Israele, In Etiopia in luoghi dove le cavallette potevano affamare milioni di persone. La nostra esperienza sul campo durante queste diverse campagne, ha creato un metodo abbinato ad una tecnologia molto efficace, che dobbiamo ancora continuare a sviluppare per il bene di tutti. In un mondo in crisi come il nostro, la produzione alimentare va salvaguardata e diventiamo molto più attenti a non perderla. Quando prima si poteva pensare di semplicemente compensare l’agricoltore adesso bisogna proprio proteggere la produzione e I droni sono uno strumento che permette di fare questo”.

I tempi della burocrazia però non sembrano eguire quelli della natura e tantomeno quelli della riproduzione delle cavallette. Oggi la Sardegna è spaventata, i sindaci hanno chiesto interventi immediati alla Regione Sardegna e la resposnabilità di coordinare la campagna contro le cavallette è stata affidata ad un ente pubblico, Laore che sta cercando di accelerare i tempi per chiedere le autorizzazioni necessarie all’utilizzo dei droni almeno per il monitoraggio.

Gli esperti israeliani con la società Alta sono pronti a fare la loro parte.

Di seguito un video in cui i droni di Alta lottano contro le cavallette

Il 6 ottobre 1938 venne pubblicato il famigerato manifesto della razza fascista e monarchico.

Già dal novembre 1938, a seguito della pubblicazione il 14 luglio del precedente decalogo della razza, sottoscritto da professori, scienziati ed intellettuali fascisti che il regime fascista intendeva accreditare di una credibilità scientifica che in realtà era fasulla e criminale, Emilio Lussu sardista e dirigente massimo di Giustizia e Libertà a Parigi pubblicava questo rovente e ironico articolo.

Ormai era chiara l’adesione anche ideológica del fascismo al razzismo del nazismo alleato.

La voce di una idea mussoliniana di deportazione degli ebrei in Sardegna, ispiró il pensiero di Emilio Lussu, che oggi appare quasi profetico nel prefigurare una Repubblica sarda e un esercito sardo-ebraico a sua difesa che poi in realtà dopo la Shoah si é realizzato nella Palestina mandataria come concretizzazione del sogno sionista con lo Stato d’Israele.

La festa degli alberi non è una festa sacra, ma per la comunità ebraica è altrettanto importante. Nella sede dell’associazione Chenàbura di Cagliari, domenica 5 febbraio,  si è voluto ricordare il significato di questa ricorrenza nella quale si usa mangiare  frutta di ogni varietà sia fresca che secca disposta ordinatamente in un grande piatto, secondo un preciso ordine.

Tu Bi’Shvat ha un significato profondo, non solo perchè ricorda lontani progrom, ma anche quello più recente della Shoa.

Ha provato a spiegarlo in un articolo l’ex ambasciatore di Israele Dror Eydar ospite nell’isola e dell’associazione lo scorso giugno.

Festa degli alberi

Festa degli alberi

Secondo Dror Eydar la festa non è soltanto un ricordo di ciò che ha profetizzato Ezechiele in Babilonia (attuale Irak),  2500 anni fa, in mezzo ai  profughi e esiliati ebrei  dalla Giudea (era il 570 a.C.), ma anche un segno della grande impegno degli ebrei nei ocnfronti della natura.

Nel suo articolo l’ambasciatore richiama la  profezia della “Valle delle ossa Secche” e poi l’ altra profezia sempre di Ezechiele  che parla del “ Vento che porterà le ossa secche dalle tombe e le poserà in Israele piena di alberi da frutta”. È il ritorno degli ebrei dalle diaspore di Babilonia (Ciro il Persiano) e Herzl  nel 1900, dalla diaspora Europea dopo  2000 anni.
E qui entra l’inno di Umber “Hatikva” di pari età per scaldare i corpi e le ossa secche e bruciate nelle camere a gas e crematori di AUSCHWITZ per il secondo ritorno degli ebrei dopo la Shoà e il ritorno di Israele (Palestina – Terra Santa) alla “Terra promessa stillante latte e miele” ,  come si legge nella Bibbia orale del 1400 a.C.
Ricorda Dror Eydar: “da bambini andavamo a Tu’Bishvat in fila vestiti in Chaki o bianco – celeste con i vecchi del paese in testa e i maestri e le maestre con le zappe in mano e noi con le piantine (carrube o pini ) verso una collina di Zikhron cantando le canzoni di Tu Bi’svat per piantare nelle buche già  pronte,  con l’aiuto dei nonni,  e ricevere dall’austero direttore le buste  di carta con 2 carrube,  1 dattero e 2 fichi secchi, cantando di ritorno “Evenu Shalom Alechem”.
Questo succedeva prima dello Stato di Israele del 1947.
BIGI poi mandava i nuovi immigrati dai paesi arabi a piantare alberi in tutta Israele,  cosi sono nate le foreste della Galilea, quelle attorno a Jerusalem e nel Neghev che ogni volta faccio notare, con orgoglio, anno dopo anno alla “povera” Donata le piccole piantagioni nei wadi.
Era il KKL il fondo mondiale ebraico che pensava di coprire la Palestina, poi Israele di verde.
I Turchi nel secoli pensavano solo di abbatterli gli albeeri per fare carbone, e gli arabi con le capre nere a distruggere ogni macchia mediterranea.
Mark Twain nel 1867 visitando la Palestina l’ha descritta “la più desolata dei Paesi del mondo e senza speranza”. Questo era vero prima dell’arrivo dei pionieri ebrei dall’Est Europa, nel 1880, e la prima cosa che hanno fatto fu piantare alberi.
I villaggi ebrei sono immersi nel verde, quelli arabi senza giardini e piante, salvo i loro orti. Mentalità radicata. Così sono.
Nei disordini arabi in Palestina sotto gli Inglesi nel 1936 -1939 gli arabi hanno bruciato tutte le foreste di KKL in Galilea.
Oggi, forse c’è ancora qualche villaggio ebraico che ancora fa quanto ho descritto, ma certamente non nelle città o villaggi religiosi – “Il cattivo dirà: troppa fatica”  (meglio stare nel HEDER a leggere la Bibbia o Talmud).