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Lo storico sostiene che – “capire le cause del disprezzo significa individuare l’origine della paura.

La paura porta sempre a disprezzare e nasce dalla debolezza, dall’inettitudine. Avere paura porta con sé l’esigenza di trovare colpevoli su cui riversare le proprie frustrazioni. Per intendere in profondità l’antisemitismo è necessario fare un volo ‘à rebours’ fino ai prodromi del Medioevo, atterrando nel cuore di quel ‘laboratorio’ generativo della religione cristiana che furono i cosiddetti Padri della Chiesa.

L’interpretazione preconcetta di alcuni passi evangelici determinò una serie di valutazioni e convincimenti sulla vita e la morte di Cristo, in cui il complesso del popolo ebraico assunse responsabilità e caratteri atemporali, costituendo l’avvio di una visione ‘razzista’ della redenzione messianica, ovviamente sbagliata e ovviamente incoerente rispetto all’originaria Buona Novella (il Vangelo). L’Ebreo divenne il polo negativo di una necessità provvidenziale, una sorta di trasposizione in chiave ‘terrestre’ della ribellione luciferina.

Gli Ebrei iniziarono ad essere visti come i colpevoli della morte di Gesù, non riconosciuto come Messia ma soprattutto negato nella sua natura divina. Necessari e orribili come il demonio, essi assunsero – anche per mezzo delle immagini artistiche – il ruolo di causa di tutti i mali. Nel Sette-Ottocento il negativo della ‘razza’ ebraica venne trasposto su un piano sociale, praticamente biologico e pseudoscientifico, dando avvio alla linea di pensiero assunta e poi reinterpretata in termini di supremazia politica dal nazismo e dal fascismo. Ma le radici di quell’orribile pianta affondano nel cuore della religione. Solo la conoscenza – a tratti imbarazzante – di quanto abbia inciso il pregiudizio religioso sulla vita di milioni di persone innocenti consente, da un lato di comprendere una parte importante dell’intera storia occidentale, dall’altro di poter rifondare i concetti del ‘sacro’ e del ‘divino’ su valori non divisivi. Fare memoria significa diventare consapevoli di una storia complessa, quasi mai raccontata, una storia sgradevole ma che costituisce l’intelaiatura di tanti ‘sviluppi umani’ di ciò che ci circonda, ancora oggi”.

La tradizionale festività ebraica di Chanukkà, la festa delle luci,  rivivrà nel cuore dell’antica Giuderia  nel Castello di Cagliari la sera di domenica 18 dicembre 2022 quando verrà accesa la prima candela della Chanukkia, il candelabro a nove braccia, immagine e simbolo della festa ebraica.

Ad organizzare l’evento Chenàbura-sardos pro Israele che da più di 10 anni opera  per la riscoperta e la valorizzazione delle radici ebraiche in Sardegna e per rafforzare i legami di amicizia tra l’Isola e Israele.

Dopo un convegno “AgriVerso, Israele incontra gli agricoltori sardi”, che il primo dicembre scorso ha messo disposizione della Sardegna le conoscenze israeliane di alta tecnologia in agricoltura e  una tavola rotonda tenutasi il 16 dicembre scorso sulla Cyber Security che ugualmente ha messo a confronto i grandi esperti israeliani su un tema tra i più caldi del contemporaneo, Chenàbura dedica un evento ad una celebrazione fortemente sentita nella comunità ebraica .

Channukka è infatti una delle feste più importanti del calendario ebraico a ricorda  del miracolo dell’olio e la vittoriosa rivolta di Giuda Maccabeo contro Antioco IV di Siria che voleva imporre il paganesimo ellenista.

In memoria di questo avvenimento è usanza accendere un lume la prima sera e a seguire gli altri, ogni sera per otto giorni nel particolare candelabro detto “Chanukkia”.

Chenàbura è stata l’ associazione sarda ad aver riportato la celebrazione a Cagliari dove le candele erano spente da oltre 500 anni, da quando la comunità ebraica residente nel cuore del quartiere di Castello fu esiliata per via dell’editto di Granada emanato dai regnanti aragonesi nel 1492.

Come di consueto il rituale dell’accensione della prima candela verrà preceduto da un tour guidato gratuito nelle vie della Giuderia ad opera di Roberta Carboni, guida turistica e storica dell’arte che accompagnerà i visitatori tra le viuzze  del quartiere dove un tempo viveva la numerosa comunità ebraica.

Dopo il tour  ci sarà la possibilità di visitare anche il MUCE-Piccolo Museo di Cultura Ebraica recentemente allestito dall’associazione e durante la cerimonia di Chanukkà verranno recitati alcuni passi dei testi sacri e le preghiere rituali.

Inizio Tour alle ore 17,00

Visita Piccolo Museo  ore18.30

Accensione Prima candela Chanukkà ore 19.30

 

Per via dei posti limitati nel tour gratuito è necessaria la prenotazione

Associazione Chenàbura
Via Alberto Lamarmora 88 09124 Cagliari
Contatti
chenabura@gmail.com mob. 339.6928227
Me&Sardinia
Via San Giacomo 83 09124 Cagliari
Contatti
meandsardinia@gmail.com

sms/whatsapp al 348.5223897

Il 5 febbraio scorso i server di tutto il mondo hanno subito un massiccio  attacco tramite ransomware, colpita pesantemente anche l’Italia insieme ad altri Paesi europei come la Francia, il Paese più danneggiato e la Finlandia, ma anche il Nord America, con Canada e Stati Uniti.

Secondo l’Agenzia Nazione per la Sicurezza Informatica si tratterebbe di cyber-criminali comuni, interessati a estorcere denaro alle aziende e istituzioni colpite.

Soltanto due mesi prima durante un convegno dal titolo “Ready, Cyber Security  Ready, un’isola da proteggere” che si è tenuto a Cagliari il 15 dicembre 2022, alcuni esperti sardi e israeliani avevano messo in guardia contro i pericoli di questa nuova criminalità che si insinua in sistemi protetti male, la maggior parte delle volte per estorcere denaro in cambio della restituzione di preziosi dati.

Il convegno sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna ha posto le basi per creare anche nell’isola un team di esperti capace di mettere in sicurezza soprattutto i sistemi informatici pubblici, paradossalemente i più fragili, per la mancanza di adeguate procedure di sicurezza.

Tra i relatori anche Riccardo Porcu, direttore generale della direzione generale dell’innovazione e sicurezza IT presso l’assessorato agli affari generali e riforma della Regione Sardegna, Mauro Addari esperto sardo canadese, responsabile dei sistemi di sicurezza Nord americani, Eylam Tamary esperto di cyber intelligence, Giorgio Giacinto, professore ordinario degli Studi di Cagliari, dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica, coordinatore del Computer Engineering Cybersecurity and Artificial Intelligence. Bruno Spinazzola della Momentum S.r.l. società di sviluppo impresa che ha ideato il convegno Mario Carboni Presidente dell’associazione Chenàbura, promotrice dell’incontro.

Un dibattito franco nel quale è emerso quanto  la cybersicurezza non sia sentita ancora  come una necessità impellente, ma al contrario vengano sottovalutati i pericoli di una  nuova criminalità capace di azzerare sofisticati sistemi informatici che sovraintendono l’organizzazione di strutture strategiche per i cittadini, come uffici pubblici, ospedali, cabine di controllo di mezzi di trasporto. E’ emersa l’esigenza di una nuova consapevolezza che deve essere partecipata tra tutti gli attori del sistema, principalemente i dipendenti di organizzazioni pubbliche ai quali deve essere chiesto di non mettere in pericolo le reti informatiche  con comportamenti superficiali e disattenti.

Per una sintesi del convegno:

PROGRAMMA

SALUTI:
ALBACHIARA BERGAMINI – Presidente FIDAPA BPW Italy Sezione di Cagliari
SILVIA TROIS – Vice Presidente FIDAPA BPW Italy Distretto Sardegna
Coordina: GABRIELLA OLANDA – FIDAPA BPW Italy Sezione di Cagliari

INTERVENTI:
ANGELA QUAQUERO – Presidente Ordine degli Psicologi della Sardegna
Miti e paure nello sterminio
RINA SALIS – Psicologa
….incominciarono dai disabili….
ALESSANDRO MATTA – Presidente Ass. Memoriale Sardo della Shoah
L’AKTION T4 nella cinematografia della Germania nazista
Con la partecipazione degli studenti della Scuola secondaria di primo grado “Ugo Foscolo” di Cagliari

Cagliari , 11 Febbraio 2023
Ore 9,30
Sala Conferenze Fondazione di Sardegna
Via San